È Professore Ordinario di Filosofia della Scienza e Direttore del Centro di Ricerca sui Sistemi Complessi (CriSiCO) presso l’Università IULM di Milano.
Nello stesso Ateneo è stato Prorettore Vicario, Prorettore alla Transdisciplinarità e Direttore della PhD School for Communication Studies.
È stato Ricercatore presso la Facoltà di Psicologia dell’Università di Ginevra e presso il CNRS a Parigi.
È stato Preside della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Milano-Bicocca e Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Bergamo.
Senatore della Repubblica nella XVI Legislatura.
I suoi libri sono tradotti in inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, rumeno, turco.
Possiamo parlare ancora oggi di un “progresso verso il meglio”? È possibile un agire razionale che non sia solo strumentale e tecnocratico, ma capace di accogliere la coscienza ecologica ed etica? È possibile umanizzare la modernità?
Le crisi globali mettono in discussione il futuro dell’umanità. Pandemie, catastrofi climatiche, guerra, crisi energetica ci rivelano che viviamo in un mondo interdipendente.
Se avremo un futuro, sarà un futuro planetario. Preparare questo futuro chiede un radicale cambiamento di paradigma, che prenda congedo dal canone della semplificazione e muova verso un pensiero delle connessioni e delle relazioni, verso un pensiero della complessità, l’unico adeguato ad abitare un mondo in cui tutto è connesso.
Senza questo mutamento, continueremo a entrare nel nuovo secolo indietreggiando e tarderemo a divenire ciò che siamo: una comunità di destino planetaria.
La giuria internazionale, presieduta da Antonio Damasio e composta da Adonis, John Banville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea, Edgar Morin, Suad Amiry, assegna il
“Tante cose si potrebbero e dovrebbero dire su Mauro Ceruti e la sua opera, per l’incredibile varietà e ricchezza della sua ricerca, che prende alla gola i problemi, le contraddizioni, l’arricchimento e la devastazione culturale della nostra vita, di tutto il mondo. Ceruti fa toccare con mano come ognuno di noi si trovi dinanzi a una sconcertante universalità di cose, di forze, di realtà che arricchiscono stordiscono e spaventano; leggere i suoi libri è come scoprire che l’apparente semplicità delle cose intorno a noi e di tutta la realtà consueta è grande e complessa come l’universo. I suoi libri ci aiutano non solo a conoscere l’infinito piccolo e grande in cui annaspiamo ma anche a non temerlo, a sentirne l’arricchimento per la nostra persona. Da questo sentimento e concetto della complessità cosmica deriva un senso profondamente umanistico o meglio umano, della comunità di destino che, come scrive Ceruti, lega tutti gli individui di tutti i popoli della terra all’ecosistema globale.”
Per tutte le informazioni, visitare il sito Premio Nonino
La trascrizione della conversazione è disponibile sul sito del Laboratorio di Matematica, Dipartimento di Architettura, Università Roma TRE.
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In occasione di TEDxCremona, Mauro Ceruti racconta che cos’è la complessità e cosa significa vivere in un mondo dove tutto è interconnesso e dove ogni evento è insieme causa ed effetto.
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