Dalla Presentazione di Mauro Ceruti e Edgar Morin:
“Nel nostro intento di rispecchiare e stimolare il dibattito culturale italo-francese ci sembra importante tener conto del suo rapido estendersi da aree tradizionalmente visitate ad altri settori in cui le convergenze apparivano in passato meno frequenti. Chi segue il crescente interesse della editoria francese verso la produzione italiana non può essere colpito (oltre che dall’aumento quantitativo dei titoli tradotti) dalla loro diversificazione, per cui ai centri di interessi tradizionali (arte, architettura, design, musica, letteratura, ecc…) si va affiancando la saggistica nei più diversi settori, quasi a confermare che la cultura italiana viene presa seriamente in considerazione sulle rive della Senna non soltanto nei settori legati all’immagine, o comunque artistici o letterari, ma anche nella sfera del pensiero. Forse stereotipi vecchi di secoli cominciano ad entrare in crisi.
L’idea quindi di affrontare un dibattito ad alto livello sul tema della semplicità e complessità (partendo dal mondo delle scienze, ove tale problematica è nata, ma considerandola anche dai punti di vista delle scienze umane ed indagando in che modo il problema si pone nel mondo artistico e letterario) ci è sembrato quanto mai consona alla “complessità” dell’attuale rapporto culturale italo-francese.
Siamo indotti a pensare che si tratti di un tema di forte attualità, anche a seguito dei dibattiti appassionati che si svilupparono su tale problema in relazione alle leggi scientifiche nell’estate dell’’86 nel corso di un convegno internazionale da noi organizzato sul tema “L’immaginario della complessità”.”
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